Salve a tutti mi chiamo Gianni ho 50 anni e non sono un professionista per quanto riguarda la realizzazione di fionde ma un semplice appassionato.

Vorrei per quanto possibile, spiegare in parole semplici quali sono i passaggi per realizzare, anzi meglio, trasformare in una Fionda un ramo preso da un albero o da un arbusto.

In gergo fiondistico questa tipologia di fionda viene chiamata NATTY (abbreviazione per Natural Catapult).

Teniamo presente che in molte parti e zone d'Italia il taglio di rami e alberi è vietato per cui prima di tagliare qualsiasi cosa assicuratevi che sia fattibile.

Come capire se un ramo può essere trasformato in una fionda?

La classica Y e le dimensioni sono fondamentali. Non Scegliete ramificazioni troppo sottili, neanche gigantesche, cercate di individuare rami che abbiano una misura tale che possa essere adatta a quello cui pensiamo voler realizzare, un paio di centimetri di diametro sono a mio avviso perfetti.

Come parametro immaginate l'oggetto finito nel palmo della vostra mano, questo è già un buon punto di partenza.

Le dimensioni della forca devono sostenere la trazione degli elastici che andremo a montare su di essa, per cui steli sottili sono sconsigliati.

Da evitare assolutamente sono rami di caduta, cioè rami che sono stati spezzati dal vento o da altri agenti atmosferici e che se sì trovano a terra molto probabilmente sono marci o attaccati da parassiti che rendono la loro struttura debole è insicura.

Le essenze che sono a mio parere più adatte allo scopo di realizzare una fionda sono:

- Olivo,

- Acero (In molte parti di Italia chiamato Stucchio),

- Corniolo o Crognolo,

- Corbezzolo, 

- Cipresso,

- Olivastro,

- Ginepro.

Queste sono essenze che difficilmente possono creare problemi, vuoi per la loro struttura che anche allo Stato fresco risulta essere molto resistente, vuoi perché sono presenti nella maggior parte del nostro territorio. Partendo dal presupposto che una fionda è e resterà sempre e solo un supporto per elastici, si può comunque modificarene l'estetica con pochi e semplici attrezzi.

In ogni caso un coltello è un po' di carta vetrata fanno miracoli.

Consiglio di togliere la corteccia appena tagliata la forca dall'albero e il più rapidamente possibile, prima che il ramo si secchi, sarà più facile e potremmo individuare difetti non visibili a occhio.

Un passaggio fondamentale da fare prima di decidere e tagliare se il ramo che abbiamo scelto sia adatto e' bene chiudere nel palmo della mano la forca e stringerla assicurandosi che non ci siano scricchioli o cedimenti. Una volta individuata la forca possiamo procedere al taglio, che non dovrà essere subito il taglio finale, cioè la misura che avete in mente, tenete un po' di margine per la lavorazione.

5 o 6 centimetri per lato fuori dal palmo sono più che sufficienti. Potete a questo punto procedere a far stagionare il legno avendo cura di sigillare le teste del pezzo con cera, vernice o colla per legno (Vinavil), questo per evitare che durante l'essiccazione il legno si possa spaccare.

In estate bastano poche settimane, due o tre sono più che sufficienti, in inverno ci vorrà qualche mese.

Consiglio di appendere la fionda grezza in un posto ben ventilato e non al sole diretto. Una volta raggiunto il grado di essiccazione desiderato si può procedere alla lavorazione del pezzo regolandone le misure e avendo cura di smussare e lisciare il più possibile la parte a contatto con gli elastici, in gergo Forktip, questo a far sì che l'abrasione non laceri prematuramente l'elastico.

Si possono praticare anche delle piccole incisioni trasversali Distanziate di circa un centimetro e mezzo al di sotto delle Tip per facilitare la legatura del Set.

Dopodiché la fionda è pronta per essere usata. Le misure finali della fionda sono strettamente personali, consiglio comunque di andare per gradi, a togliere c'è sempre tempo.

by @Scussssaheeeeee